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LETTERA APERTA AGLI ADOLESCENTI PER LA PANDEMIA COVID19 (marzo 2020)

 

RAGAZZI, SALVATECI DA QUESTO FOTTUTO👉COVID19🖕!!

Se c'è una cosa che non puoi chiedere ad un adolescente come te è restare fermo, "astenerti" dai contatti fisici coi tuoi amici. Ti abbiamo detto in tutti i modi di abbandonare gli smartphone e di frequentarvi fisicamente e non solo virtualmente, fino ad un mese fa. Adesso vi vorremmo relegare al vostro schermo in cameretta?? E' ridicola una passeggiata per i campi in solitaria invece del gruppetto in piazza, della panchina al parco, dell'apericena fighetto o peggio di una striminzita sala giochi??

Se c'è un'altra cosa che non possiamo imporvi è di obbedire a tutti i costi, senza se e senza ma, ad una decisione piombata dall'alto. Vi "scazza" che gli adulti decidano? Il futuro è vostro e volete urlare la vostra sacrosanta libertà di rischiare. C'è un ma.

Ma... dall'alto è piombato ben di più di qualche ordinanza e decreto. Dall'alto è piombato un rischio che gli "esperti", tutti ex-teenagers ahimé, hanno col massimo impegno cercato di raccontare, barcamenandosi tra onestà intellettuale e dovere di non terrorizzare le masse, e quindi i mercati, e quindi le masse.

Se per te è solo un'influenza, come hai estrapolato dalla parte che preferisci ascoltare delle dichiarazioni ufficiali, in questa sghemba roulette russa, dovrà mica capitare il fattaccio della complicanza respiratoria grave a te? Ai tuoi fratelli, genitori, nonni? Ai tuoi amici?....Che sfiga, no? No.
Se al tuo amico che scivola in motorino dovesse mai (non lo auguro a nessuno, ma capita) servire al volo un posto in rianimazione? Ecco, è giusto che tu sappia che di posti non ce n'è più. Tranquillo, in Lombardia, come mi auguro faranno a breve ovunque, stanno "creando" posti di rianimazione anche fuori dalle terapie intensive. Ma non ti so dire se basteranno.
Anzi, ti so dire che non basteranno, di questo passo.

Le prime vittime numericamente sono anziani, ma molti giovani stanno lottando contro i problemi respiratori da Covid19 e non ti mostro le foto perché non voglio spaventarti, VOGLIO SVEGLIARTI!
Le prime vittime delle norme di isolamento sociale siete voi giovani, che avete "fisiologica" necessità di frequentarvi, abbracciarvi, stringervi tra voi, cercando forza nella socialità, proprio in questo frangente storico di paura e fragilità diffusa.

Credimi, non è solo un momento di merda. Non è solo un momento di morte. E' un momento di vita. E a voi che piace tanto averla in mano, la vita, ora ce l'avete:
AVETE IN MANO LA VOSTRA VITA E NON SOLO LA VOSTRA! Chi sta meglio diffonde di più questo fottuto virus agli altri. Ma gli altri siamo tutti, anche tu. Mi piacerebbe tantissimo raccontarti che tutto questo è un'esagerazione mediatica, ti giuro. Non lo è.
Un morto ogni tre ore: non è un film dell'orrore di quelli che ti piacerebbe guardare. E' una REALTA' CHE PUO' CAMBIARE anche grazie a voi.
ABBIAMO BISOGNO DI VOI🙏

Voglio sentirvi, stupiteci, fateci vedere che non siete una generazione di vigliacchi immaturi, voglio che qualche trapper, qualche rapper, qualche influencer, qualche youtuber con le palle, qualcuno di voi abbia attributi di coraggio degni da alzarsi in piedi e dire a chi se ne sta fregando del problema finché è fuori dal suo cortile:

#DOVECAZZOVAI?, #FERMATI, #FERMIAMOCIUNATTIMO, #
#FERMIAMOLOINSIEME, #UNITIPERFERMARLO, #andràtuttobene, #neusciremopiùforti, #all4one

CONDIVIDI PIU' CHE PUOI - GRAZIE ❤️

(da https://www.facebook.com/paola.cerutti.77/posts/10220821586351169)

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PUBERTA'

 

Per questo problema non si è ancora trovata la soluzione. L'adolescenza non ha una cura: niente da fare.

Momento di grandi tempeste ormonali, olfattive, umorali, affettive, cognitive. Metamorfosi corporea straordinariamente affascinante nella sua apparente disarmonia, la pubertà arriva quando non ce lo si aspetta, subdola come un pelo indesiderato. A volte non arriva quando e come richiesta. Ma arriva. Arriva sempre.

Succede che il nostro bambino o la nostra bambina manifestano i primi segni puberali: rigonfiamento dei seni (in entrambi i sessi capita, tranquilli), peluria pubica, poi peluria ascellare, cambio dell'odore del sudore, della secrezione sebacea della pelle, delle secrezioni vaginali femminili e delle erezioni notturne che si fanno eiaculatorie.

NIENTE PANICO.

L'abbiamo superata tutti. Ci vuole pazienza, rispetto dei tempi, cultura dell'igiene: non solo quella corporea, anche quella morale, quella affettiva, quella relazionale. Crescere è vertiginoso se lo si fa da soli. Anche solo se si pensa di essere soli. Ma se evitiamo di essere genitori che si fingono maldestramente amici oppure gendarmi intimidatori, potremmo semplicemente esserci. Incrementare al massimo le nostre doti di ascolto. Cogliere ogni germe di fragilità, di ossessione, di dipendenza, di ansia, di autolesionismo, di smarrimento, di aggressività, di bullismo.

Agli occhi di un adolescente di oggi il genitore è un paleoaccuditore. Troppo fuori dal tempo. Da questo tempo. Quindi cerchiamo di conoscerlo, questo tempo, senza esserne terrorizzati, bensì dialogandoci con la prerogativa di

essere un buon esempio, gettando ostinatamente semi di gentilezza, di buon senso, di buon gusto e di umanità.

Le loro modalità comunicative iperconnesse non sono eliminabili, arginabili con la coercizione né deprecabili a priori. Ma è determinante e urgente educarci ed educarli all'utilizzo corretto, responsabile e limitato di strumenti potentissimi di aggregazione e di disgregazione affettiva come i social, dove la privacy diviene un concetto aleatorio e sfuggente e la libertà facilmente travalica i limiti della morale altrui.

Le dipendenze (smartphone, console digitali, tv, alcol, nicotina, mariuana), germogliano agevolmente nell'età in cui il piacere, la curiosità, la sfida e l'identità vengono esplorate con fisiologica curiosità. Per non promuoverle, non nutrirle e non coltivarle occorre riuscire a far considerare "cool" lo stile di vita sano. Nonostante la naturale tendenza alla ribellione e all'opposizione, la tensione etica, anch'essa fermentante in adolescenza, deve soppiantare il cinismo, che spesso costituisce una semplice maschera difensiva per le paure dell'età.

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