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PAPPA

 

Il divezzamento è la rimozione di un vezzo, cioè di un vizio. Siccome, però, l'allattamento materno (o formulato) non è un vizio, bensì un diritto imprescindibile del cucciolo d'uomo lattante, si è quasi imparato a chiamare il divezzamento con il suo giusto nome: 

 

ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE

L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce, a seguito di tutte le conoscienze scientifiche accumulate nei decenni, di introdurre i primi alimenti diversi dalla tetta di mamma (o dal latte formulato) non prima dei 6 mesi. In alcuni casi questa introduzione può essere anticipata ai 4 mesi, ma prima di allora potrebbe solamente gravare su un sistema digestivo ed immunitario non sufficientemente maturo.

Il figlio di una famiglia multietnica dovrebbe, se i genitori sono d'accordo, conoscere le tradizioni alimentari della famiglia d'origine, congruamente adattate al luogo attuale di residenza. Questo va fatto con grandissima accortezza nutrizionale e con l'aiuto del proprio Pediatra di riferimento.

Le pappe secondo gli schematismi tradizionali costituiscono una delle migliori alternative di alimentazione complementare per proporre assaggi di nuovi alimenti ad un bambino che ancora non abbia i dentini ("edentulo") o cui stiano erompendo i primi incisivi mediali o laterali. Negli anni si è affinata la consapevolezza nutrizionale dei medici pediatri e dei biologi nutrizionisti esperti di nutrizione infantile e si sono progressivamente corretti i valori dei livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia (LARN), su cui si basano le indicazioni dietetiche attuali. I LARN di riferimento per la popolazione italiana, aggiornati al 2012, sono a loro volta derivati dalle Recommended Dietary Allowance (RDA) americane, con qualche differenza.

Gli alimenti industriali per l'infanzia sono sottoposti a legislazione di controllo molto più stringente dal punto di vista igienico, tossicologico e micobatteriologico, rispetto agli alimenti in commercio destinati al consumatore adulto. Si potrebbe discutere ampiamente, invece, sui caratteri organolettici dei vari baby food. In merito a questo, ha avuto grande interesse da parte delle mamme e finalmente dalla comunità scientifica l'autosvezzamento, che comunque non può essere considerato un equilibrato, ottimale ed universale metodo di introduzione all'alimentazione complementare. Le tecniche di autosvezzamento sono invece interessantissime come esperienza neurosensoriale, tattile, propriocettiva e gustativa. 

E' ormai noto come la dieta vegetariana possa essere equilibrata anche per la crescita e lo sviluppo di un bambino (Position of the American Dietetic Association: Vegetarian Diets. J Am Diet Assoc. 2009; 109: 1266-1282; Vegetarian diets in children and adolescents M Amit; Canadian Paediatric Society Community Paediatrics Committee Paediatr Child Health 2010;15(5):303-314 Posted: Jun 1 2010 Reaffirmed: Feb 1 2016), ma allo stato attuale è necessario, per ragioni culturali e di sicurezza, che questa vada attentamente seguita e, se necessario, integrata, da un Pediatra di riferimento, esperto in dieta vegetariana/vegana. Per quanto riguarda la dieta vegana, senza adeguate integrazioni, è oggettivamente sconsigliata, pericolosa ed insufficiente per il corretto sviluppo del bambino. Si raccomanda quindi in ogni caso di affidarsi al Pediatra per il programma di monitoraggio auxologico (di crescita) e nutrizionale più adeguato.

Comunque decidiate di fare, ricordatevi che il momento della pappa dev'essere una meravigliosa fase di scoperta e di convivialità, carica di valenze emotive importantissime. Non rovinatela con tensioni, schematismi ed aspettative vostre o dei parenti. Una volta ben istruiti dal vostro Pediatra su cosa fare e non fare: buon appetito e buon divertimento!

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